Un’esperienza di vita: il nostro Erasmus+ a Malta
Sono le 8.00 del 23 Giugno all’Aeroporto di Bologna.
Danjela, Desara, Genni, Jasmin, Kelly, Lucia, Malika, Najwa e Nicole finalmente arrivano, con un bus da Perugia, dove incontrano il group leader Marco. C’è un po’ di ansia nei loro occhi, ma anche eccitazione per cosa sta per accadere: la prima vera esperienza lunga, lontano da casa, senza la famiglia. C’è fermento nell’aria.
Le ragazze infatti partiranno, grazie al progetto Erasmus+ STAY, per un tirocinio di tre settimane a Malta nel settore amministrativo e turistico.
Quello che accade nelle tre settimane seguenti è un po’ un programma di vita concentrato, c’è di tutto: gioia, dolore, tristezza, divertimento, ansia, relax, fatica, sollievo, paura ed emozione. Ma chi potrebbe raccontarlo meglio di chi l’ha vissuto sulla propria pelle?
“Un’esperienza del genere ti forma moltissimo, ti modella un po’. Impari ad adattarti in una città che non conoscevi prima, in una lingua che non ti appartiene, con persone che non conosci. Non puoi fare altro che sbagliare pullman per andare al lavoro o perdere la fermata e scendere tardi, per poi fartela a piedi. Non puoi evitare di perderti e di dover chiedere a qualcuno una mano, incamminarti nella direzione giusta e ricordarti che il senso di marcia è invertito, che è tutto al contrario. Quando finalmente ti abituerai alla guida a destra, sarà finita questa meravigliosa esperienza e sarà ora di tornare a casa. Eppure credo che sia cosi che si cresce, che si impara ad adattarsi e ad accontentarsi, anche se a me, nella vita, piace non accontentarmi mai di niente.
Si scopre che forse anche fuori dalla propria quotidianità si è qualcuno, che forse non è così male lasciarsi andare a nuove esperienze e che forse, dico sempre forse, il resto non fa più così tanta paura. Magari un po’ perché ho il sole negli occhi e mi bruciano per via dell’acqua salata, forse è il blu del cielo che mi disorienta un po’. Oppure, molto semplicemente, ad essere diversi siamo noi, dopo un viaggio del genere.
E si capisce che è cosi bello scoprire, e scoprirsi, insieme.” – Kelly
“Avevo paura non mi piacesse stare qua, lontano da casa, lontano dai miei amici, dalle persone che amo… Poi però appena sono arrivata qua ho notato che non era poi così male, che mi sentivo bene anche se non avevo le persone che amavo vicine, mi sentivo bene perché loro mi hanno incoraggiato sempre a fare ciò che amo e che mi fa stare bene e devo dire che è andata alla grande. Ho incontrato persone fantastiche di cui non mi dimenticherò mai, ho tantissimi bei ricordi qua. Mi sento di dire che con questo viaggio ho sentito tante emozioni diverse: non sempre felicità è spensieratezza, a volte anche un po’ di solitudine e tristezza ma la vita è fatta così…
Questo viaggio mi ha regalato tantissime cose e anche nuove amicizie quindi non penso di scordarmi nulla, anzi: rimarrà tutto nel mio cuore e nella mia testa.” – Genni
“Una cosa triste è che adesso che mi sono iniziata a sentire a mio agio e ad essere più socievole devo ripartire per tornare in Italia! Un ricordo che mi rimarrà per sempre è l’azienda e i dipendenti, all’inizio mi sembravano poco socievoli ma è l’opposto, hanno sempre cercato di farmi sentire a mio agio e sono sempre stati aperti con me, mi hanno trattata come una di loro, non li dimenticherò mai.
Sono troppo felice di essere riuscita a partecipare a questo progetto, molto utile nel campo del lavoro ma soprattutto nella vita personale per uscire dalla propria comfort zone, se mai mi capitasse un’altra occasione simile a questa so per certo che la accoglierò con molta felicità.” – Jasmin
“I primi due giorni mi sembrava tutto così diverso, non riuscivo ad abituarmi all’ambiente, era tutto nuovo. Col tempo ho conosciuto nuove persone con cui mi sono divertita molto, ho potuto scoprire anche diverse culture oltre a quella maltese. È una bellissima esperienza perché ho imparato a gestirmi, anche dal punto di vista economico, ho superato molte difficoltà da sola, ho legato molto anche con le mie compagne e Marco. Vorrei tanto ripetere questa esperienza perché grazie a queste prove le persone maturano e scoprono veramente com’è il mondo là fuori.” -Najwa
Grazie ad Uniser, all’ITET Capitini e a tutti coloro che ci hanno permesso di vivere questa esperienza magica!
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