Il nostro Erasmus indimenticabile a Valencia
Sedici studenti, frequentanti classi quarte e quinte di vari indirizzi di studio dell’Istituto d’Istruzione Superiore Belluzzi-Fioravanti di Bologna, hanno svolto nel mese di ottobre 2024 una ricca esperienza umana e lavorativa nella bella città di Valencia, accompagnati dal Group Leader Christian Anthony Chang Calore e dalla docente inclusion Prof.ssa Erika Frigieri, in una mobilità realizzata con il nostro supporto.
Ecco le loro testimonianze!

GIADA CALZOLARI (classe 5 BIOTECNOLOGIE)
Tirocinio
Nel corso dell’Erasmus+ a Valencia ho svolto il mio tirocinio presso un’azienda di ricerca chiamata IVIA, in cui mi hanno assegnato diversi tipi di analisi da fare, come la determinazione di cloruri e la digestione vegetale.
Per quanto riguarda le competenze acquisite, ho migliorato molto la gestione del tempo, poiché queste sono analisi molto lunghe, che andavano portate a termine in giornata; inoltre, la collaborazione era fondamentale all’interno di questa azienda. Ho avuto modo di migliorare anche le relazioni sociali e la lingua, poiché dovevo cercare di capire quello che mi dicevano e cercare di rispondere o domandare se qualcosa non mi fosse chiaro.

La famiglia ospitante
Fin dal primo giorno, ho capito che la famiglia che mi ospitava sarebbe stata meravigliosa, e non ho sbagliato. Sono state persone gentilissime e disponibilissime. E sono subito sparite le mie paure iniziali di non trovarmi bene.
La città
Valencia tutto sommato mi ha un pochino deluso, mi aspettavo di meglio, ma ha i suoi punti a favore, come per esempio l’Oceanografic, che è stata una delle cose più belle che io abbia fatto in vita mia, così tanti animali marini, ti fa scoprire molto del mondo marino, bellissimo, nulla da aggiungere.
Plaça de l’Ajuntament dove abbiamo visto la Mascletà, 9 ottobre (festa di Valencia), uno spettacolo con strepitosi fuochi d’artificio. Siamo stati fortunati a vederli.
Un altro punto a favore di Valencia è la metro, comodissima: ti porta dall’altra parte della città in un’ora, mentre con il bus ce ne vogliono tre.
Grazie al Tutor Christian, abbiamo visitato quasi tutta la città di Valencia, che è molto ben tenuta, con parchi verdi, abbastanza pulita, calda (molto più di Bologna) e bei palazzi tenuti benissimo.

Ma Valencia ha anche i suoi punti a sfavore: per esempio il Museo delle Arti e delle Scienze mi ha deluso, mi aspettavo qualcosa di più, o anche il Bioparc: anche lì mi aspettavo di più. Inoltre, la domenica è quasi tutto chiuso; a differenza dell’Italia, a Valencia è difficile trovare qualcosa di aperto.
Il mio giudizio sull’esperienza è comunque positivo. Rifarei l’Erasmus? Sì, assolutamente, ma non a Valencia.
MARCELLO CARAMALLI (classe 4 INFORMATICA)
Questa esperienza penso sia stata la migliore che abbia mai fatto finora e anche il miglior mese che abbia mai trascorso.
Del tirocinio mi è piaciuto tutto, ma in particolare la cosa che mi ha fatto innamorare di più è stata la Spagna, per il clima, la gente, la cultura e lo stile di vita.

Un altro fattore importante è stato l’alloggio, dove mi sono trovato molto bene. Insieme a me c’erano altri 3 compagni. L’ambiente era molto pulito e accogliente e le persone che ci ospitavano erano molto gentili e disponibili in tutto, e facevano da mangiare sempre cose squisite.
Riguardo al lavoro, mi ritengo molto fortunato di essere stato assegnato all’azienda Electronicum, perché ogni giorno non era mai monotono e le task che mi assegnavano variavano sempre.
L’azienda si occupa di assistenza e riparazione Mac, cosa a me completamente sconosciuta. All’inizio ero un po’ preoccupato, anche perché ero stato assegnato solo io a questa azienda, mentre i miei compagni erano quasi tutti stati assegnati almeno in due per azienda. Fortunatamente, mi sono trovato in un bell’ambiente, composto anche da ragazzi poco più grandi di me, che sono stati pazienti e molto gentili, compreso il mio tutor di lavoro, che ha iniziato assegnandomi compiti semplici per farmi ambientare, fino ad arrivare a compiti sempre più importanti e complessi, facendomi anche partecipare con un suo collega a una installazione di cavi a casa sua in un piccolo edificio che stava costruendo.
All’inizio di questo percorso avevo la conoscenza base di come sono composti e di come funzionano i componenti all’interno di un computer, in particolare dei Mac, mentre ora ho avuto anche l’opportunità di lavorarci sopra, imparando sia come sono composti sia le basi di come aggiustarli o altre piccole cose, come installare il sistema operativo, revisionare, smontare e rimontare i computer.
Oltre ad acquisire nuove competenze lavorative, questo percorso mi ha aiutato anche nel relazionarmi in un paese sconosciuto e in un’altra lingua, all’interno del mondo del lavoro, cosa che a mio parere mi sarà molto utile in futuro.
Oltre al lavoro, ho avuto anche la fortuna di avere un ottimo tutor e degli ottimi compagni, con cui mi sono trovato molto bene, con i quali ho potuto svolgere innumerevoli attività e visitare tante attrazioni tipiche di Valencia.
Il nostro tutor ha organizzato numerose gite tra cui l’Oceanografic, il Bioparc, il Museo della scienza, l’Albufera, numerosi tour per la città, tra cui uno guidato, e un ottimo pranzo tradizionale, con la paella, in un ristorante sul lungomare.
Con i miei compagni invece abbiamo passato la maggior parte del tempo tutti insieme, organizzando quasi tutti i pomeriggi tornei di calcetto nei campi vicini a casa, dove abbiamo fatto amicizia con tante persone di etnie diverse con cui abbiamo giocato a calcio numerose volte.
Nel weekend, grazie allo straordinario clima della Spagna, siamo andati spesso al mare, riuscendo anche quasi sempre a fare il bagno. Le serate del fine settimana invece le abbiamo sempre trascorse fuori, rispettando il coprifuoco della famiglia ospitante, o sul lungomare o in centro, facendo amicizia anche lì con dei ragazzi, alcuni persino italiani come noi, che svolgevano anche loro il progetto Erasmus, e che poi abbiamo continuato a frequentare durante la permanenza.
Una cosa speciale che abbiamo fatto purtroppo solo io e altri due miei compagni è stata andare a vedere allo stadio una partita di calcio del Valencia, che per noi appassionati di calcio è stata un’esperienza unica e molto bella, per quanto mi riguarda forse la migliore che abbia fatto a Valencia.
Tra le gite organizzate dal nostro tutor, in particolare, mi hanno colpito l’Oceanografic e il Bioparc, mentre sono rimasto abbastanza deluso dalla gita all’Albufera, a causa del tempo, che sfortunatamente non era dei migliori.
Conclusioni
Prima di partecipare a questa esperienza ero un po’ titubante su come avrei potuto trovarmi; soprattutto la lontananza da casa e dalle persone a cui voglio bene per un mese credevo si sarebbe rivelato un problema, però a Valencia mi sono sentito immediatamente a casa e ben accolto. Ho fatto un’esperienza meravigliosa che rifarei altre 100 volte, e se potessi non so neanche se tornerei a casa.
La consiglio fortemente a chiunque perché è una cosa che fai una volta nella vita e ne vale la pena. Ho imparato ad essere molto più indipendente, ho approfondito e imparato maggiormente lo spagnolo e anche l’inglese, ho conosciuto una nuova cultura, fatto nuove amicizie e nuove esperienze con i miei compagni, che ora sono diventati anche loro miei amici.

Riassumendo: esperienza indimenticabile, e come avevo detto nel video di candidatura, ho avuto la piena conferma di poter venire a vivere qua in Spagna se si presenterà l’occasione.
CHRISTIAN CAREDDU (classe 5 MADE IN ITALY)
Il mio tirocinio a Valencia è stato presso un’azienda meccanica: Rel Mecanitzats S.L.
Le principali attività svolte erano alle macchine utensili. Grazie a questo lavoro, ho capito meglio il funzionamento di una macchina CNC e le accortezze necessarie per preparare un pezzo prima di far partire la macchina, come controllare il posizionamento e la forza di serraggio.
In termini di competenze minori, ho acquisito maggiore manualità e mi sono messo continuamente alla prova, parlando in una lingua diversa, il che ha richiesto molta autonomia. Durante il tirocinio ero affiancato da dipendenti disponibili, ma ho lavorato in completa autonomia gestendo i tempi.
Questa esperienza mi è servita molto, mi sono trovato bene con il lavoro, i dipendenti e il mio tutor aziendale, che mi ha assegnato compiti aggiungendo competenze al mio bagaglio.
Oltre al lavoro, ho visto molti posti e gustato piatti tipici di Valencia. L’Oceanografic mi ha colpito particolarmente per la grandezza e la varietà di attrazioni: ci abbiamo impiegato più di mezza giornata per visitarlo tutto.

Il tutor ci ha mostrato molti luoghi e usanze di Valencia, come il Bioparc, e i fuochi d’artificio tipici valenciani.
La famiglia ospitante era disponibile e gentile: preparava colazione, pranzo e cena e una volta alla settimana faceva la lavatrice. In casa eravamo in sette, quindi gli spazi erano ristretti ma ce la siamo cavata bene.
Al termine di questa esperienza posso dire di essermi divertito e di aver lavorato tanto. In futuro mi piacerebbe vivere e lavorare in un altro paese per vedere altre usanze e modi di lavorare.
DAVIDE CECCOTTI (classe 5AFE IMPIANTI ELETTRICI ED ELETTRONICI)
Durante il mio Erasmus a Valencia, ciò che mi è piaciuto di più è stata la possibilità di immergermi in una nuova cultura e di vivere in un ambiente internazionale. Valencia è una città ricca di vita e sempre in fermento, con un clima perfetto e persone molto accoglienti.
Per quanto riguarda l’alloggio, mi sono trovato abbastanza bene. Ho vissuto in un appartamento condiviso con altri miei compagni di classe, il che mi ha permesso di sentirmi subito a casa. La padrona di casa (Ros) ci trattava come se fossimo suoi figli e questo ci ha fatto sentire a nostro agio e anche per le regole della casa non abbiamo avuto problemi. Tuttavia, adattarmi agli spazi condivisi e alle abitudini degli altri inquilini è stato un po’ difficile all’inizio.
La vita quotidiana nell’azienda in cui ho svolto il tirocinio è stata piacevole. Ho avuto modo di lavorare in un ambiente professionale, dove i colleghi erano sempre disponibili ad aiutarmi e ad insegnarmi cose nuove. Il tutor ci dava lavori sempre più difficili e questo faceva sparire la monotonia e il ripetersi del lavoro. L’azienda si chiama Solera e produce quadri elettrici sia civili che industriali. Grazie ai colleghi ho capito come mettere in ordine un quadro sia di quelli piccoli e semplici sia di quelli più complessi con cavi più spessi e più difficili da muovere.

Durante il mio soggiorno a Valencia, ho visitato molti luoghi suggestivi come L’Oceanografico, in cui abbiamo visto moltissime specie di pesci provenienti da tutto il mondo e siamo riusciti anche a vedere lo spettacolo dei delfini, che è stato mozzafiato.
Interessante anche la visita alla Città delle Arti e delle Scienze, dove ci siamo immersi nello spazio, approfondendo meglio il nostro pianeta e conoscendone meglio degli altri, come Marte, e approfondendo anche la Luna con alcuni giochi molto divertenti volti a farci capire la differenza con gli altri pianeti e com’è la vita nello spazio.
Il Bioparc, dove abbiamo visto la maggior parte degli animali della savana come il leone, gli elefanti, le giraffe, ma anche animali dell’Africa equatoriale come i gorilla e gli scimpanzé oppure anche i lemuri, che provengono dal Madagascar.
Il centro storico con, naturalmente, il mare.
Ogni luogo ha lasciato un’impressione profonda, ma forse l’esperienza più memorabile è stata quella di assistere alla festa nazionale Valenciana dove hanno fatto i fuochi d’artificio davanti alla Plaça d’Europa.
Mi sono trovato molto bene con gli altri studenti in Erasmus. Non abbiamo mai avuto problemi fra di noi e abbiamo svolto la maggior parte delle attività insieme.
Una delle sorprese più grandi è stata la facilità con cui sono riuscito ad adattarmi alla vita spagnola, che è più rilassata e incentrata sui rapporti umani rispetto a quella a cui ero abituato. Dal punto di vista linguistico, il mio spagnolo non è migliorato granché visto che al lavoro non parlavamo più di tanto e in giro la maggior parte delle volte usavamo Google traduttore.

La mia esperienza preferita è stata quella di esplorare la città durante i fine settimana e scoprire i suoi mercati, come il Mercato Centrale, il Ristorante Navarro dove ho avuto l’opportunità di assaporare la cucina locale e interagire con la comunità spagnola, visitare degli enormi parchi come i giardini de Túria o Plaça dell’ayuntamiento e Plaça della Reina, che di notte sono stupende e piene di vita.
Questa esperienza mi ha permesso di vedere la vita a Valencia da una prospettiva autentica e di apprezzarne appieno la cultura e le tradizioni.
Mi piacerebbe fare un’altra esperienza simile in futuro, magari in un’altra città europea come Londra o Amsterdam, oppure anche fuori Europa, come in America, per continuare a crescere sia a livello personale che professionale e arricchire ulteriormente il mio bagaglio di esperienze internazionali.

ALESSANDRO COPPOLA (classe 4 INFORMATICA)
La mia esperienza in Spagna ha avuto un impatto profondo su di me, spaziando dalla serietà del lavoro alla spensieratezza delle gite. Tra le esperienze che ho apprezzato di più c’è stata la visita all’Oceanogràfic di Valencia, un luogo incantevole che non solo ospita una varietà incredibile di animali acquatici, ma presenta anche bestie provenienti da tutto il mondo. Questa visita ha risvegliato in me ricordi di una gita in acquario con la mia famiglia da bambino, rendendo l’esperienza ancora più significativa, soprattutto quando ho potuto assistere allo spettacolo dei delfini.
L’aspetto professionale dell’esperienza è stato altrettanto gratificante. La filiale dell’azienda Microarea si trovava a pochi passi da casa. Il nostro tutor, nonostante fosse talvolta assente, si è dimostrato sempre gentile e disponibile, assegnando compiti e monitorando i risultati. Il tutor ci ha inizialmente proposto due progetti: uno in JavaScript e l’altro relativo alla creazione di un chatbot, destinato a sostituire il servizio di call center attualmente gestito dai lavoratori. Dopo un’attenta valutazione, abbiamo scelto di lavorare sul secondo progetto.
Il nostro compito principale è stato quello di condurre ricerche, durante le quali ho approfondito la mia conoscenza dei modelli di intelligenza artificiale, come Gemini, e ho scoperto software in grado di utilizzare questi modelli sia virtualmente che localmente. Ho acquisito familiarità con le API keys e, sebbene solo in parte, ho imparato a conoscere i container Docker, che mi hanno permesso di testare software direttamente nel browser. Ho anche sfruttato il mio tempo libero per mettermi alla prova, risolvendo problemi online e approfondendo l’apprendimento attraverso risorse utili come W3Schools, fondamentali per il mio sviluppo nei linguaggi di programmazione.

Anche le attività di esplorazione e dei singoli luoghi visitati sono state davvero apprezzate: ho fatto cose che in Italia non sarei mai riuscito o non mi sarebbe mai venuto in mente di fare, come andare a tirare asce contro un muro di legno giocando a tris, uscire spesso la sera con i compagni di esperienza, visitare spiagge bellissime nel mese di ottobre, ecc. Tutto questo è stato possibile grazie al fantastico gruppo con il quale sono capitato, dove mi sono sentito a mio agio e partecipe e ovviamente mi sono divertito.

La signora che ci ospitava è stata accogliente e non ci sono mai stati problemi; la casa in sé era un po’ piccola per ospitare 7 persone (il nostro gruppo da quattro, la signora, il figlio e un’altra inquilina); un’altra critica da italiano era l’assenza di un bidet (la doccia era carina però).
Conclusioni
Durante la mia esperienza Erasmus+ a Valencia ho imparato tanto, mi sono divertito e mi sono costruito delle memorie dal valore inestimabile (questo è stato anche il mio primo viaggio all’estero) insieme a persone che ho imparato a conoscere e sicuramente rivedrò a scuola. Ringrazio anche Christian, il group leader, per le esperienze che ci ha permesso di fare, per la gentilezza nel festeggiare il compleanno di tre di noi e per averci offerto una cena a casa sua. Grazie per questa bella esperienza!
MARCO FERRI (classe 4 INFORMATICA)
Un’Esperienza, con la E maiuscola. Durante questo mio tirocinio, presso la città di Valencia, ho imparato moltissime cose.
Il secondo giorno siamo stati presentati, io e il mio compagno di classe Gabriele, all’azienda ospitante, che ci ha fornito una panoramica del progetto e l’orario lavorativo. Così, giorno per giorno, ho iniziato ad acquisire nuove competenze andando al lavoro. Anche se ho lavorato a stretto contatto con l’AI, non vuol dire che sia stato fatto tutto dall’intelligenza artificiale: ho imparato come si crea un’estensione per un browser, come si crea un sito web da 0 (con traduzione di lingue, login e altro) e altre cose.

Sia sul lavoro sia parlando con le persone del luogo, ho migliorato il mio spagnolo.
Inoltre, ho cercato di integrarmi al massimo con la cultura, andando a provare i cibi più tipici (paella, agua de Valencia, churros, torta saginosa ecc) e visitando i posti più belli della città: dall’Oceanografico al Museo della scienza al Bioparc. Tutti posti molto moderni, a differenza di alcune vie del centro, dove ho assistito, il 9 ottobre, alla commemorazione dell’ingresso del re Giacomo I, ma anche alla festa cittadina e ai fuochi d’artificio della notte tra l’8 ed il 9 ottobre (durati ben 15 minuti!). In generale, la città è ben tenuta e ben preparata per accogliere dei turisti/studenti (ne abbiamo incontrati tanti).

Mi sono trovato molto bene con i miei compagni di Erasmus+ (in particolare con i miei compagni di casa) e ho trascorso quasi tutti i pomeriggi con loro: il campetto era la nostra prima destinazione nel tempo libero (senza dimenticare il mare o il centro)! Ho migliorato significativamente il mio spagnolo anche perché al campetto giocavamo spesso con ragazzi del posto e quindi comunicavamo in spagnolo. Ho studiato lo spagnolo alle medie e questo mi ha aiutato; infatti, quando siamo arrivati alla casa ospitante, mi sono presentato in spagnolo. La famiglia che ci ha ospitato è formata da due persone anziane, che ci hanno dato sempre tutto quello di cui avevamo bisogno.
In futuro mi piacerebbe ripetere questa esperienza, magari in un altro paese come la Germania o altri paesi del nord Europa, dato che sono interessato a tutte le culture, in particolare quelle europee. Sceglierei la Germania perché sono interessato alle lingue e mi piacerebbe “imparare” il tedesco (conosco già 4 lingue).
Concludendo, questa esperienza la consiglio: io ho avuto una crescita personale. La gestione del tempo, quella finanziaria e l’orientamento sono le principali cose che ho acquisito.
FRANCESCO GAETA (classe 4 Meccanica, Meccatronica ed Energia)
All’arrivo a Valencia, siamo subito stati mandati nelle proprie host family, dove abbiamo conosciuto subito la famiglia ospitante, che ci ha accolto a braccia aperte. Ero con altri quattro ragazzi, due li conoscevo già e il terzo sarebbe stato un mio collega in questa esperienza lavorativa; il fatto di essere tutti nella stessa stanza ci ha obbligato a mantenere un po’ più di ordine e ad accettare i bisogni altrui.

Durante la mia esperienza lavorativa mi sono sempre trovato bene con i colleghi, e ho imparato molte cose nuove, anche a ragionare velocemente e a mettere da parte l’orgoglio se non possedevo gli strumenti e dovevo chiamare una persona più qualificata di me. Questa esperienza mi ha permesso di vedere un po’ il mondo del lavoro.
Alcune delle mansioni principali erano utilizzare macchine a controllo numerico per la creazione di pezzi metallici forati e lavorazioni, tramite appositi strumenti, su quest’ultimi.
La cosa che mi è piaciuta di più di questa esperienza è la compagnia: alcuni ragazzi li conoscevo già e con gli altri ho legato con quasi tutti subito; questa è una delle ragioni per cui vorrei fare un’altra esperienza del genere, anche per poter visitare nuovi posti, possibilmente in un luogo con un clima bello e caldo come Valencia.

Abbiamo visitato molteplici luoghi tra cui:
- bellissime spiagge
- Plaza de la Virgen
- Trinitat
- Plaça de l’Ajuntament
- Mercado de Colon
- Palazzo della musica
- Ciutat del les Arts i les Ciéncies
- Oceanographic e Bioparc

Quelli che mi hanno colpito di più sono stati senza dubbio il Bioparc e l’Oceanographic, per grande quantità di pesci e di animali provenienti da tutto il mondo.
CRISTIAN GAMBERINI (classe 5 Informatica)
In questo mese a Valencia le cose che più ho apprezzato sono state la città, la famiglia ospitante e tutte le attività svolte con il tutor (per esempio, visite all’Oceanografico, al Museo delle scienze, al Bioparc…). Al termine della mia giornata lavorativa, alle 16.30, andavo spesso con gli amici ai campetti vicino casa a giocare a calcio o al mare. Nei weekend solitamente il pomeriggio eravamo impegnati con le attività proposte da Chris, per me molto divertenti e interessanti.
Penso che Valencia sia una bellissima città da visitare e non cambierei destinazione anche perché la gente del posto è gentile con tutti e il centro e le varie altre zone di interesse sono facilmente raggiungibili. Se potessi rifare questo viaggio penso che lo rifarei anche per il fatto che, stando un mese in una città, ne impari la cultura, la musica, le cose da fare.



carne.
Con queste immagini si conclude la mia relazione. È stata una bellissima esperienza e la consiglierei a tutti.
NOURHANE GURANTE (classe 5 Made in Italy)
L’esperienza Erasmus vissuta in Spagna è stata fondamentale per il mio sviluppo personale e professionale.
Ho avuto l’opportunità di svolgere un tirocinio presso Rel Mecanitzats, un’azienda specializzata nella lavorazione di macchine CNC.
Durante il mio tirocinio, ho svolto diversi compiti, tra cui:
- Programmazione di macchine CNC: ho imparato a scrivere e ottimizzare programmi per la lavorazione di materiali.
- Controllo qualità: ho svolto attività di verifica sui pezzi prodotti, assicurandomi che rispettassero gli standard richiesti.
- Collaborazione in team: ho lavorato a stretto contatto con i colleghi, partecipando a progetti di gruppo.
Competenze Professionali Acquisite:
- Competenze tecniche: ho acquisito una solida comprensione del funzionamento delle macchine CNC e delle procedure di lavorazione.
- Gestione dei progetti: ho imparato a pianificare e gestire le scadenze, lavorando in modo efficace per raggiungere gli obiettivi.
In aggiunta alle competenze tecniche, ho sviluppato competenze trasversali importanti:
- Autonomia: ho imparato a lavorare in modo indipendente e a prendere decisioni in situazioni di stress.
- Teamwork: ho migliorato la mia capacità di lavorare in gruppo, comunicando efficacemente con i miei colleghi.
- Competenze linguistiche: il mio spagnolo è notevolmente migliorato grazie all’interazione quotidiana con le persone del luogo e i colleghi.
Giudizio complessivo sull’esperienza:
L’esperienza Erasmus è stata estremamente positiva. Tra gli aspetti che ho apprezzato di più ci sono:
- L’accoglienza dei miei colleghi: sono stati molto disponibili e mi hanno aiutato a integrarmi nel team, rendendo il mio inserimento più facile e piacevole.
- La vita sociale in Spagna: ho avuto l’opportunità di visitare luoghi storici e partecipare a eventi culturali, arricchendo la mia esperienza e avendo la possibilità di conoscere meglio la cultura locale.
- L’alloggio: mi sono trovata molto bene con la famiglia che mi ha ospitato, che è stata calorosa e accogliente.
- Il supporto del tutor: il mio tutor è stato molto bravo e disponibile, e mi ha aiutato non solo nel lavoro, ma anche a conoscere meglio la città e le sue attrazioni.
Conclusione:
In conclusione, l’esperienza Erasmus ha avuto un impatto significativo sul mio percorso formativo e professionale. Sono grata per le competenze acquisite e per le relazioni instaurate. In futuro, mi piacerebbe ripetere un’esperienza di tirocinio all’estero, magari in un altro paese europeo, per continuare a crescere sia a livello personale che professionale.
YASSIN HAFFADI (classe 5 Informatica)
Martedì 1° ottobre sono andato a Valencia con altri 16 ragazzi per svolgere un’esperienza di tirocinio Erasmus+ di 15 giorni.
Una volta atterrati in aeroporto, ci siamo divisi in gruppi nelle nostre rispettive host-family con diversi taxi che ci stavano aspettando all’uscita dell’aeroporto.
L’esperienza è iniziata subito bene: la host-family, super disponibile e simpatica, ci ha accolto molto bene. Abbiamo pranzato e ci siamo accordati con il group-leader Chris per incontrarci nel “Parco della Turia”.
Abbiamo fatto un piccolo giro nel parco e nel centro, dove abbiamo visto la Torres de Serrano, il Palau de la Generalità e la Cattedrale di Valencia.



Il secondo giorno siamo andati nella sede di AIP, il nostro host partner, dove ci hanno spiegato come si sarebbe svolta la mobilità e il tirocinio. Successivamente, ciascuno di noi è andato nell’azienda assegnata: io ero con Cristian Gamberini e avremmo lavorato nell’azienda AIP.
Il tirocinio in azienda è andato bene: il tutor ci ha spiegato cosa avremmo fatto, ci ha mostrato la postazione in ufficio e ci ha fornito due computer portatili con cui lavorare. Era super disponibile, come il resto dei colleghi. La comunicazione era un po’ difficile, ma in un modo o nell’altro ce l’abbiamo fatta.
L’azienda non era lontana dalla casa della nostra host-family: prendevamo la metro e facevamo 10 minuti a piedi. Eravamo in quattro in casa: io, Cristian Gamberini e Martino Reani in una stanza, mentre la professoressa Erika Frigieri aveva una stanza singola.
Valencia è una città veramente bella.
Competenze acquisite al lavoro:
- Conoscenza di un nuovo linguaggio di programmazione.
- Comprensione del funzionamento del mondo del lavoro.
- Approfondimento su come ci si comporta in azienda e su come funziona il mio indirizzo/settore.
- Possibilità di valutare se lavorare in questo specifico settore fosse di mio interesse.
- Miglioramento significativo dello spagnolo, che già conoscevo dalle medie; l’inglese è rimasto sostanzialmente invariato, poiché si parlava più in spagnolo che in inglese.

Attività extra-lavorative durante i 15 giorni a Valencia:
- Degustazione della paella.
- Visite guidate e autonome della città.
- Partecipazione, il 9 ottobre, alla festa spagnola con la processione commemorativa dell’ingresso di re Giacomo I a Valencia, liberandola dal dominio musulmano.
- Visite all’Oceanogràfic (il più grande acquario d’Europa), al Museo delle Scienze, al Bioparc e allo zoo di Valencia.
- Assistere a uno spettacolo e ai fuochi d’artificio, della durata di 15 minuti, estremamente suggestivi.






L’esperienza in Erasmus è stata bellissima e mi rimarrà impressa per sempre.
GABRIELE MALAGUTI (classe 4 INFORMATICA)
L’Erasmus per me è stata un’esperienza davvero completa. Ho visitato posti come l’Oceanografico, il Museo delle Scienze e il Bioparc, che mi hanno lasciato senza parole. Durante la mia permanenza a Valencia ho anche sviluppato competenze professionali, sociali, e ho fatto nuove amicizie.
Attività svolte
Nella prima settimana, ho avuto la possibilità di visitare il centro città con il nostro tutor (Chris). È stato interessante ascoltare le spiegazioni sulle varie organizzazioni politiche e sociali. Come attività principale, noi ragazzi giocavamo a calcio e nei weekend trascorrevamo le serate insieme fuori.
Nel lavoro, inizialmente non ero molto entusiasta perché dovevo fare ricerche online e scrivere relazioni. Ma, man mano, ho iniziato a trovare il tutto più coinvolgente. Anche se ho avuto qualche difficoltà con la lingua, alla fine è stata un’esperienza davvero interessante. Ho lavorato nel campo della cybersicurezza, che conosco abbastanza bene, ma il progetto che ho seguito era un po’ diverso dalle conoscenze che avevo già. Questo mi ha dato l’opportunità di imparare cose nuove e affrontare nuove sfide.

Competenze Professionali Acquisite
- Problem Solving: ho imparato a risolvere problemi da solo.
- Competenze tecniche: ho approfondito il mio sapere nel mondo della cybersicurezza, sviluppando nuove tecniche da poter utilizzare in questo campo.
- Competenze linguistiche: ho migliorato moltissimo il mio inglese parlando con il mio tutor e i colleghi. Questo mi ha fatto anche aumentare l’autostima perché non credevo di riuscirci.
Competenze Trasversali Acquisite
- Autonomia: ho capito come gestire meglio le mie responsabilità sia nel lavoro sia nella vita quotidiana.
- Collaborazione e Team Work: ho lavorato con persone di diverse nazionalità, imparando a condividere idee e ad aiutarci a vicenda.
- Gestione del tempo: sono riuscito a gestire bene il tempo sul lavoro.
- Competenze sociali: ho fatto amicizia con gli altri ragazzi in Erasmus ma anche con persone di culture diverse (principalmente al lavoro), migliorando le mie abilità comunicative.
Giudizio Complessivo sull’Esperienza
In generale, l’esperienza Erasmus è stata affascinante. Uscire dalla mia zona di comfort e affrontare nuove sfide mi ha aiutato a crescere sia come persona sia professionalmente. È stata la prima volta che sono stato lontano da casa per così tanto tempo, e l’ho trovato davvero emozionante. La libertà e le nuove responsabilità mi hanno fatto sentire maturo e pronto per vivere la vita “da grande”.
Aspetti Positivi:
- Visitare luoghi interessanti come l’Oceanografico e il Bioparc.
- Acquisizione di nuove competenze professionali.
- Creazione di amicizie con persone di altri paesi.
Criticità:
- Qualche difficoltà con la lingua.
- Qualche iniziale difficoltà di adattamento ai ritmi di lavoro.
CARLO ALBERTO MILICIA (classe 4 INFORMATICA)
General overview
Initially, I had modest expectations for my one-month work experience in Valencia. However, as the project reached its conclusion, I found my perspective had significantly shifted. Completing a project in less than 30 days proved challenging, but I gained valuable skills and insights that will benefit me in my remaining school years and future studies.
Favourite experience
My favourite thing about the stay was the abundance of parks. Since I’m someone who works out almost daily, I usually spend 30 minutes to an hour travelling to the gym. In Valencia, however, the numerous parks, many of which equipped with callisthenics bars, provided a fantastic alternative. Exercising in nature was a refreshing change, especially at the beautiful Jardin de Turia.
Accommodation
I got assigned to a family house with three other students, two of whom I was already pretty familiar with, so it was always lively enough. The apartment itself was fine enough, the only issue, especially for Italian students like ourselves, is the lack of a bidet, but I guess that’s just one of many cultural differences between our countries. The food we got was mostly good, and when it wasn’t great I just ate stuff like tuna cans and jamon serrano bought from nearby markets, so it wasn’t really an issue.
Everyday company life
My work schedule was straightforward: Monday to Friday from 9 AM to 2 PM, with additional shifts on Mondays and Wednesdays from 4 PM to 7 PM, totalling around 31 hours per week. This amount of work felt easily manageable. Despite the language barrier, as most employees had limited English proficiency, they were always willing to help. The office environment was clean and well-maintained, with a freshwater dispenser and comfortable air conditioning. As a Computer Science student, I was fortunate to be placed in a software development company. I’m eager to seek out more internships where I can use English daily, as I plan to achieve a C1 certification and want to enhance my language skills. Learning new technical skills is also crucial, as no programmer knows everything.
Technical skills and knowledge gained
On my first day, I developed a simple Java application to access a Derby database. This was quite challenging, as I had no prior experience with databases, which are typically covered in the fifth year of high school, yet I had just begun my fourth year. Throughout the month, I worked on a customer support chatbot AI project. While it was ambitious to expect completion in such a short timeframe, I managed to document and test various components. I explored a framework called AnythingLLM, designed to enhance a large language model by feeding it company data to automate responses. For more complex inquiries, customer support calls were recorded and transcribed using services like Whisper or AWS Transcribe, with the text filtered for relevance before being fed into AnythingLLM. While the AI skills I learned may not be immediately applicable, I believe they will be valuable in the future. There were moments when specific tasks weren’t assigned due to the absence of my company tutor. I used this time to study programming independently, focusing on data structures and algorithms, and working on a personal project, a Minecraft mod in Java. Overall, I learned valuable skills I likely wouldn’t have pursued at home.
The city and its culture
During my time in Valencia, I visited several unique attractions, including the Oceanographic, Bioparc, and Albufera. However, my favourite aspect of the city remained its parks, particularly Jardin de Turia, which we explored on our first afternoon with the group leader. The other students were friendly, and knowing some of them beforehand made integration easier. Although I tend to be more reserved, I found a balance between socialising and enjoying my own company. My interactions with locals were generally positive. While most Valencians aren’t fluent in English, most shopkeepers and restaurant staff spoke it well enough. Even when I had to use Spanish in smaller local shops, I didn’t have much trouble. My Spanish skills have improved, albeit modestly.
MIRCO PALMIERI (classe 4 INFORMATICA)
L’esperienza Erasmus+ a Valencia può essere divisa in due aspetti principali: esperienza lavorativa ed esperienza turistico-culturale.
Esperienza lavorativa
Durante il mio periodo di lavoro presso l’azienda Geinfor, avevo l’incarico di creare test Cypress automatizzati (programmati in JavaScript) per controllare il corretto funzionamento del sito web aziendale. Questi test dovevano interagire con vari elementi del sito e simulare azioni per verificare che tutto funzionasse correttamente, prevenendo così eventuali problemi per i clienti.
All’arrivo in azienda, ho iniziato imparando JavaScript tramite esercizi assegnati dal tutor aziendale. Inizialmente, ho trovato complesso il linguaggio ma, una volta compresa la logica e acquisita familiarità con la documentazione, tutto è diventato più semplice. Le prime due settimane sono state dedicate all’apprendimento di questo nuovo linguaggio, mentre nelle ultime due settimane sono stato effettivamente operativo, sviluppando programmi che sarebbero poi stati implementati nella suite di test esistente. In particolare, mi occupavo di creare programmi che utilizzassero una funzione, da me progettata, per spostare elementi all’interno di una pagina (Drag and Drop).
Durante questo periodo, ho sicuramente migliorato il mio inglese, dato che era la lingua principale per comunicare con il tutor aziendale e i colleghi. Con lo spagnolo ho fatto progressi nella comprensione, anche se inizialmente non riuscivo né a parlarlo né a capirlo. Alcuni colleghi non parlavano inglese, quindi a volte cercavano di comunicare con me in spagnolo, il che mi ha aiutato a comprendere meglio la lingua.
Dal punto di vista delle competenze acquisite, ho sicuramente sviluppato l’autonomia; se incontravo difficoltà in assenza del mio tutor, ho sempre cercato una soluzione (problem solving) prima di contattarlo. Ho anche migliorato il lavoro di squadra, poiché non ero l’unico studente in Erasmus in azienda. Se io o l’altro ragazzo avevamo un problema, ci aiutavamo a vicenda.
In generale, l’esperienza è stata molto interessante e piacevole, anche grazie all’accoglienza dei dipendenti, sempre gentili e disponibili. Mi rendevano partecipe delle loro attività anche durante le pause, invitandomi, ad esempio, a pranzo. L’ambiente di lavoro era tranquillo e piacevole. L’unico svantaggio è stata la distanza da Valencia: ogni mattina camminavo per 40 minuti, seguiti da un’ora di metro per raggiungere l’Alcudia, dove si trova l’azienda. Tuttavia, sono molto soddisfatto dell’esperienza lavorativa.
La famiglia ospitante
Durante il mio soggiorno a Valencia, ho alloggiato presso una coppia di anziani vicino ad Avinguda del Cid. Eravamo in quattro ragazzi, suddivisi in due stanze. Anche se la casa non era molto grande, era accogliente. Trascorrevo comunque poco tempo in casa, tornando solo per cambiarmi dopo il lavoro e per cenare la sera.
Esperienza turistico-culturale
Spesso nel pomeriggio partecipavamo ad attività organizzate con il tutor. Le poche volte in cui non avevamo impegni, ci trovavamo al mare o al campo da calcetto con i ragazzi con cui condividevo l’appartamento o che risiedevano in case vicine per giocare a calcio con altri ragazzi.
Le visite e le attività più belle che abbiamo svolto sono state:
- Oceanogràfic
- BioParc
- Nit de Llum
- Balli e musiche tipiche Valenciane
- Ingresso dei Moros y Cristianos
- Museo delle Arti e delle Scienze
Oceanogràfic
Una mattina siamo andati all’Oceanogràfic (l’acquario più grande d’Europa) con il tutor. È stata un’esperienza meravigliosa: vedere così tanti pesci e animali da vicino è stato straordinario. La mia sezione preferita è stata l’Antartide, con beluga e pinguini, anche se tutte le altre erano comunque spettacolari. Il momento più bello della giornata è stato quando mi sono trovato davanti alla finestra dell’acquario delle foche e una foca mi guardava e mi seguiva con lo sguardo mentre mi spostavo. Ho avvicinato la mano al vetro, e la foca la seguiva. Nel pomeriggio abbiamo assistito allo spettacolo dei delfini e, dopo aver visitato le altre aree, siamo rientrati a casa. Questa è stata, senza dubbio, la mia esperienza preferita.
BioParc
Durante la penultima settimana, siamo andati al BioParc, dove abbiamo potuto osservare gli animali a pochi metri di distanza. La mia sezione preferita è stata sicuramente la Savana, con giraffe, elefanti e suricati, animali che avevo visto dal vivo solo da piccolo. Anche se è stato bellissimo, ho preferito l’acquario.
Nit de Llum
La Nit de Llum è uno spettacolo di fuochi d’artificio che inizia a mezzanotte e dura circa 15 minuti. Ci siamo ritrovati vicino alla Città delle Arti e delle Scienze e poi ci siamo avvicinati al punto di lancio. Sono stati 15 minuti incredibili, durante i quali il cielo si è illuminato di ogni colore possibile.
Balli e musiche tipiche valenciane
In una serata della seconda settimana (la stessa della Nit de Llum), abbiamo assistito a uno spettacolo in piazza. Ballerini in abiti tradizionali valenciani eseguivano danze classiche, accompagnate da musica tipica della loro cultura.
Ingresso Moros y Cristianos
Questa è una celebrazione che riprende le battaglie tra i musulmani e i cristiani durante la Reconquista, dove diversi gruppi di persone sfilano con costumi accompagnati da una banda che suona.
Museo delle Arti e delle Scienze
Il Museo delle Arti e delle Scienze è un’esposizione interattiva dedicata alla scienza, all’astronomia, alla tecnologia e alla natura. Mi è piaciuto proprio molto, perché è interattivo e coinvolgente. Di solito i musei mi annoiano, ma questo è stato molto interessante.
In conclusione mi sono trovato benissimo durante l’Erasmus a Valencia. Ho fatto nuove amicizie e scoperto una cultura affascinante. È stata un’esperienza incredibile. Sarebbe bello avere l’opportunità di fare un’altra esperienza simile in un altro paese, perché ogni esperienza all’estero arricchisce non solo il nostro bagaglio culturale, ma anche la nostra crescita personale.
MARTINO REANI (classe 4 INFORMATICA)
The Erasmus+ experience is unique in all its aspects. You rarely get another opportunity to visit a different city in a new country, learn another language, immerse yourself in a new culture, build strong relationships with local people, and enhance your professional skills all within just a month.
Professional experience and skills acquired
During the internship, you’ll have an opportunity to work closely with colleagues. Companies usually have experience with Erasmus+ interns, which makes it easier to quickly feel integrated into the team. The work may be very specific, but it offers valuable experience that can be applied in future careers.
Soft Skills and Personal Growth
The program also fosters personal growth. Living abroad encourages independence, effective time management, teamwork, and adaptability. Working in a diverse environment can help develop intercultural communication and problem-solving skills, as well as multilingual abilities.
Daily Life and Free Time
In the morning, you start with work, diving into your daily tasks. Afternoons are often a time to explore the city: visiting museums, parks, or trying out fun spots like local karting or bowling. After dinner, you might go out with friends or spend a cozy evening at home with your host family.
Challenges and Reflections
Make the most of your time! One month passes quickly and you’ll miss the time abroad, so it’s worth seizing every opportunity to explore and try new things. Visiting museums, local events, or monuments might not seem thrilling at first, but these experiences often leave lasting impressions, teaching you something new about the local culture or even about yourself.
Missing out on your personal life and things going on at home is hard, but it’s a small price to pay to have an experience like this, and your friend won’t leave you behind just because you weren’t going out with them, they’ll be happy for you!
NAZAR YAMSHCHYKOV (classe 5 AFE IMPIANTI ELETTRICI ED ELETTRONICI)
My name is Nazar, I am 19 years old and study Maintenance and Technical Assistance. The Erasmus + project was a treasure trove of experience for me and gave me extremely positive emotions. It was the first time I flew on an airplane and the first time I was outside Italy for such a long period of time, so I am very glad that I took part in the project.
Internship and skills acquired
My internship in Spain allowed me to put my theoretical knowledge into practice and acquire new skills. It was my first experience of working in a civil electrical factory. I saw the factory from the inside, the daily routines, shifts, and the process of making electrical panels. I improved my skills in reading and understanding electrical drawings, learned the intricacies of laying cables in the enclosure, working with cables of different diameters. I especially liked that I was given the opportunity to work completely autonomously.

In addition to technical skills, I also developed soft skills that are fundamental to a successful job, such as teamwork, time management, problem solving, and independence. If I didn’t understand something or when I faced difficulties in my work, I could easily ask my colleagues for help despite the language barrier. We also often worked in groups where everyone had their own task, which improved my teamwork skills.

Personal and intercultural development
Living “on my own” I learned to plan my time better. I got to know the subway system, which makes it much easier to get around the city, which, to be honest, I will miss when I return to Italy. The language barrier, of course, was present, but it was not critical, as Spanish is very similar to Italian. I had a lot of opportunities to practice my language skills, so communicating with my family, at work and in everyday life was not a problem. I liked the family I was placed with – from the food to the attitude in the family – everything was good. The location was also convenient – I could get to work by subway and the central square was a 20-minute walk away.
Communication with other students was without any problems.

Cultural development
The international environment has enriched my perspective. Even without considering the sights, the city was very beautiful. I worked 4 days a week, so I had 3 days off a week, which allowed me to visit many attractions in Valencia, such as:
- Oceanographic
- Bioparc
- Science Museum
- Central Market
- Historical centre of the city
- Turia Gardens
- Torre di Serano
- Central Square
- Plaça de la Reina
- Beach
Most of all I enjoyed my visit to the Oceanographic. The huge and beautiful area, the many representatives of marine life made this place the best memory of this trip.

Conclusions
I liked everything about my experience of internship in another country with Erasmus+. It is a great opportunity to enrich myself culturally, grow professionally and as a person and have a good time. I would love to take part in the project again and I recommend other students to have this experience as well. The Erasmus internship provided me with an invaluable experience that contributed significantly to my professional and personal development. I acquired new skills, enhanced my adaptability, and expanded my perspectives. I would like to express my gratitude to the Erasmus+ project for this remarkable opportunity and for the ongoing support I received during my time there. I am certain that the skills and experiences I gained while in Spain will be beneficial for my future career.
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