Oltre i confini di se stessi: un viaggio che va oltre i libri e le aule
Grazie all’Accreditamento Erasmus dell’Istituto Aldrovandi-Rubbiani di Bologna, 14 studenti e studentesse hanno avuto l’opportunità di svolgere un tirocinio formativo all’estero nella città di Coimbra, in Portogallo. Una volta rientrati, ci hanno raccontato loro stessi la loro esperienza.
“Ed è così che finisce il nostro lungo ed interminabile mese tra risate, pianti, disaccordi. Beh, si sa, in 11 ragazze in una casa non è semplice, ma ci si prova e ne siamo uscite vittoriose magari con delle nuove noi, chi lo sa. Le cose che ci mancheranno di più ovviamente la cena tutte insieme, la fila interminabile in bagno alla mattina o alla sera per andare in doccia o alla ricerca di uno specchio per farsi i capelli o truccarsi. Insomma 11 ragazze che entrano in una casa con niente in comune, che poi capiranno di avere molte cose in comune. Un altra cosa che di sicuro ci ha segnato è stata la gita a Porto, città meravigliosa e piena di vita.”
Ringraziamo moltissimo coloro che ci hanno dato questa opportunità bellissima.
Per quanto riguarda la parte lavorativa dell’erasmus abbiamo avuto tutti esperienze molto diverse:
Alessia, Matilde e Anna (Logo Words)
In Erasmus io (Alessia), Matilde e Anna. Abbiamo lavorato in questa azienda chiamata Logo Words.
Il primo giorno sembrava andare bene poi purtroppo il datore di lavoro ha iniziato a farci fare sempre le stesse cose che va bene posso capire, sono le prime volte e dobbiamo capire come funziona il mondo del lavoro rivolto alla grafica, ma ci facevano fare sempre le due stesse cose, cioè staccare sticker e fare buchi ai cartelloni e nelle ultime settimane staccare dei cartoncini che andavano poi sopra a delle bottiglie. Il nostro datore di lavoro ci aveva detto che potevamo usare il computer quando lui non c’era visto che in azienda c’erano solo due computer sempre utilizzati quindi veniva a noi difficile riuscire ad utilizzarli, visto che nei primi giorni ci aveva illuso facendoci credere che saremmo riuscite a fare delle calamite o delle magliette da portare via, così non è stato. Questo è tutto purtroppo come esperienza lavorativa in un mese ci poteva far fare qualcosa in più. Visto che noi volevamo imparare tutti gli ambiti della grafica ma abbiamo solo imparato ad usare taglierini e fare buchi ai cartelloni pubblicitari. Lo dico perché spero che la persona che verrà dopo di noi si trovi meglio nell’ambito lavorativo.
Dilki (Zero Waste Nelly)
Durante la mia esperienza lavorativa presso Zero Waste Nelly, un negozio di abbigliamento usato, ho avuto l’opportunità di sviluppare competenze nel settore del retail e della comunicazione. Mi sono occupata principalmente di interagire con i clienti, offrendo loro un servizio personalizzato e rispondendo alle richieste. Inoltre, mi sono occupata dell’etichettatura dei capi, applicando correttamente i prezzi sugli articoli in vendita. La mia tutor è stata molto gentile e disponibile, guidandomi con pazienza e supportandomi in ogni fase del mio lavoro. Questa esperienza mi ha permesso di affinare le mie abilità relazionali e organizzative, contribuendo alla buona gestione del negozio e alla promozione della sostenibilità attraverso la vendita di abbigliamento di seconda mano.
Mariasole (Lado Cativo/Mstex)
Il primo impatto che ho avuto col mio lavoro è stato negativo. Nessuno dei miei colleghi, né tantomeno il mio datore, parlava inglese, così mi sono ritrovata in un posto, da sola, con sconosciuti che non parlavano altro che portoghese. Nessuno mi ha spiegato niente, mi hanno subito messa a lavorare. Mi indicavano ciò che dovevo fare e lo facevo. Il mio lavoro consisteva nel piegare magliette e felpe, e successivamente metterle dentro scatoloni, tagliare grafiche che poi sarebbero state stampate sulle maglie e togliere diversi oggetti dalle loro rispettive scatole. Insomma io facevo questo tutti i giorni per 6/7 ore. A volte però non mi facevano neanche fare quello, infatti passavo diverse ore a fare niente, a guardarli lavorare. Per fortuna però mi son trovata benissimo con i miei colleghi. Claudia, Carlos e João, un po’ matti ma tanto buoni e simpatici, all’inizio provavo veramente molto disagio, però fortunatamente loro mi hanno aiutata in questo, e mi hanno anche insegnato alcune parole in portoghese e io gliene ho insegnate alcune in italiano.
Sara (Macasi)
Durante il mio periodo di Erasmus a Coimbra, ho avuto l’opportunità di fare un’esperienza lavorativa in una tipografia. È stato un periodo molto formativo e arricchente, sia dal punto di vista professionale che personale. Lavoravo dal lunedì al venerdì, con orari che mi permettevano di esplorare anche la città.
Il lavoro in tipografia mi ha insegnato molto sulle tecniche di stampa. Mi sono occupata di diverse attività, tra cui la preparazione dei file per la stampa, il controllo della qualità, e la creazione di loghi e locandine/manifesti. Questo mi ha permesso di acquisire competenze tecniche specifiche e di sviluppare un’attenzione al dettaglio che è fondamentale in questo settore.
Inoltre, lavorare in un ambiente professionale portoghese è stato particolarmente interessante perché ho avuto modo di migliorare le mie competenze linguistiche e di apprendere vocaboli tecnici del settore in inglese. Ho imparato molto anche osservando le dinamiche lavorative all’interno dell’azienda, che mi hanno permesso di comprendere meglio la cultura del lavoro in Portogallo, fatta di grande professionalità e collaborazione.
Quest’esperienza è stata fondamentale per la mia crescita professionale e mi ha permesso di arricchire il mio curriculum con competenze pratiche e internazionali.
Melissa (Di&Bi Store)
Durante il mio periodo di lavoro in Erasmus mi sono trovata benissimo. È stata un’esperienza incredibilmente arricchente, sia dal punto di vista professionale che personale. Ho instaurato un bellissimo rapporto con la mia tutor e la sua famiglia, che mi hanno fatto sentire accolta e parte di una nuova realtà. Porterò sempre con me questi ricordi e le connessioni speciali che ho costruito
Francesco L. (mm.comunicacao)
Durante la mia esperienza lavorativa ho avuto l’opportunità di sviluppare competenze importanti e di collaborare con un team motivato. Sebbene ci siano stati momenti di sfida e difficoltà, ho apprezzato la possibilità di imparare e crescere, sia a livello professionale che personale. L’ambiente era stimolante e, nonostante ci fossero margini di miglioramento, ho potuto trarre un bagaglio di conoscenze che considero prezioso per il mio percorso futuro.
Francesco R. (mm.comunicacao)
L’esperienza è stata utile e mi ha permesso di acquisire nuove competenze in un contesto collaborativo. Anche se le attività erano piuttosto lineari, ho avuto modo di applicare quanto appreso e contribuire ai risultati del team.
Mirko (NXT Graphics)
Mi sono trovato davvero bene al lavoro, l’ambiente era molto accogliente e dinamico. Il mio capo, in particolare, è stato davvero simpatico e disponibile. Ha creato un’atmosfera di collaborazione e rispetto, che ha reso ogni giornata più piacevole.
Anna B. (ClickArt)
La mia esperienza lavorativa in Erasmus è stata super positiva e produttiva: la mia azienda si chiama ClickArt, non è molto grande, ma c’è tutto quel che serve per renderla una azienda di grafica vera e propria.
In azienda mi hanno dato un computer e una postazione dove poter lavorare tutta per me, il mio tutor, Fabio, mi ha dato molti lavori diversi da fare, mi ha fatto toccare con mano tantissime sfaccettature del mondo della grafica e ne sono molto grata.
Fabio mi spiegava sempre le consegne in maniera chiara, ma in caso io non avessi capito era sempre disponibile ad ulteriori chiarimenti, visto che alcune parole in inglese a me non erano sempre chiare.
Il clima in azienda era sempre positivo e gioioso, ero davvero felice di andarci, mi sono sentita per tutta la mia permanenza parte del team lavorativo.
Lasciarli mi è dispiaciuto e ho capito che anche per loro è stato lo stesso.
Benedetta
Mi chiamo Benedetta Garbellini, ho 17 anni e frequento l’Istituto Einaudi di Ferrara, dove studio grafica e comunicazione. Quest’anno ho avuto la meravigliosa opportunità di partecipare al mio primo Erasmus, che si è svolto a Coimbra, in Portogallo, dall’8 ottobre al 6 novembre 2024. Durante questo mese, ho lavorato presso uno studio di grafica “Triangular Design”.
È stata un’esperienza di tirocinio arricchente e stimolante. La sede dell’azienda, situata fuori dal centro città, richiedeva circa un’ora e mezza di viaggio in autobus.
Ho lavorato con il mio computer e gli strumenti che utilizziamo anche a scuola, occupandomi della creazione di manifesti, loghi, attività legate alla stampa e sopratutto staccamento sticker. Insomma, ho potuto esplorare il mondo della grafica, della comunicazione e della pubblicità.
L’obiettivo principale di questa esperienza era acquisire competenze pratiche per il mondo del lavoro: mettere in pratica ciò che ho appreso, imparare ad adattarmi, sviluppare pazienza, divertirmi, diventare più indipendente e conoscere meglio il mondo al di fuori dell’Italia.
L’obiettivo principale di questa esperienza era acquisire competenze pratiche per il mondo del lavoro: mettere in pratica ciò che ho appreso, imparare ad adattarmi, sviluppare pazienza, divertirmi, diventare più indipendente e conoscere meglio il mondo al di fuori dell’Italia.
Posso dire di aver raggiunto tutti i miei obiettivi! È stato un periodo di crescita, sia personale che professionale. Ho anche avuto l’opportunità di visitare Porto, una città splendida, e di conoscere meglio la cultura portoghese.
Marilena
Ciao, sono Marilena Santi una studentessa di 17 anni che frequenta l’indirizzo grafica e comunicazione del I.I.S. Luigi Einaudi di Ferrara e sono qui oggi per parlarvi della mia esperienza Erasmus+.
Ho eseguito un tirocinio formativo di 30 giorni, dal 8 ottobre al 6 novembre, nell’agenzia di pubblicità 3LM di Coimbra, in Portogallo, seguendo un orario che è variato dalle 6 ore e mezza alle 8 ore giornaliere; eseguendo sia lavori più pratici quali la stampa di cartoleria che lavori di stampo più intellettuale quali la realizzazione di grafiche e la creazione di progetti. L’obiettivo di questa stupenda esperienza che ci porta a conoscere nuove persone, culture e posti, tra momenti di lavoro e momenti di svago, è sicuramente quello di permettere a noi studenti di scoprire metodi e approcci differenti a quelli che vediamo tutti i giorni in classe, dimostrare le nostre abilità e implementare il nostro livelli nello studio della lingua inglese o di una lingua straniera. Sono molto grata di questa esperienza e consiglio a chiunque né abbia la possibilità di partecipare ad un bando perché ti lascia molto ed è un modo per mettersi alla prova e migliorare se stessi.
Mihaela
Oggi, 6 novembre 2024, in ritorno da questa esperienza di tirocinio formativo all’estero a Coimbra, voglio condividere il mio viaggio.
Ho preso parte all’Erasmus+ in Portogallo, che prevedeva un mese di stage e altre esperienze tra le quali visite guidate e una buona dose di sopravvivenza.
Il mio gruppo è composto da 14 ragazzi tra quarte e quinte superiori, 11 femmine e 3 maschi, dell’Aldrovandi Rubbiani di Bologna e del Luigi Einaudi di Ferrara, scelta inizialmente un po’ impavida ma in fin dei conti azzeccata a pieno.
Siamo stati suddivisi in due case distinte, una per le ragazze, scelta audace appunto, e una per i ragazzi, che a livello di comodità non si sono potuti lamentare.
Il tirocinio prevedeva un minimo di 6 ore e un massimo di 8 ore al giorno, dal lunedì al venerdì, per consentirci poi di svolgere altre attività nel fine settimana.
Le strutture alle quali siamo stati affidati erano aziende di grafica destinate agli indirizzi di Grafica e Comunicazione, Grafica Pubblicitaria e Cultura e Spettacolo e punti vendita per l’indirizzo Servizi Commerciali.
L’avventura è parsa all’inizio ardua sotto vari punti di vista, sia per la scelta dell’alloggio, che per le sfide aggiunte dai trasporti pubblici, tutti eravamo un po’ diffidenti, ma quello che siamo riusciti a trarne non è nemmeno comparabile alle difficoltà incontrate durante il percorso.
Consiglio pienamente un’esperienza di tirocinio all’estero perché, oltre a mettere alla prova le capacità di adattamento e di condivisione, fa acquisire competenze linguistiche e nel contesto lavorativo che diversamente si otterrebbero.
È un’esperienza da non sottovalutare che spero molti altri studenti prendano in considerazione.
Categorie