Vienna: la città che ci ha riacceso l’anima
Nel mese di settembre otto ragazze provenienti dall’ITET A. Capitini di Perugia sono partite in direzione Vienna per una mobilità sostenuta dal programma Erasmus+, accolti dall’hosting partner Amadeus.
Prima della partenza le ragazze avevano timore di non riuscire ad ambientarsi, di avere difficoltà con la lingua sul posto di lavoro e di non essere capaci di gestire la convivenza, però una volta arrivate è bastato poco tempo per ambientarsi e capire che era importante vivere quest’esperienza al massimo perché è un’opportunità unica.
La meta
Appena arrivate è bastata una passeggiate per le strade di Vienna per notare l’eleganza che risiede nei palazzi, ma anche nelle persone. Una città pulita, poco caotica, in cui si sono sentite al sicuro nonostante la grandezza del luogo. Le ragazze hanno avuto la possibilità di visitare il centro città, il museo del Belvedere, la Biblioteca Nazionale Austriaca e il palazzo di Schöbrunn. Oltre a Vienna, le studentesse hanno visitato la vicina Bratislava, capitale della Slovacchia, una piccola città piena di storia e cultura dove hanno provato il cibo tipico del luogo.




Tirocinio
Le studentesse hanno svolto il tirocinio presso differenti aziende della capitale austriaca avendo la possibilità di mettere in pratica le loro conoscenze e abilità.
Marta e Gaia hanno lavorato presso una scuola di lingue che si occupa di organizzare corsi per ottenere certificazioni linguistiche principalmente in lingua tedesca. Hanno collaborato aiutando nell’organizzazione dei vari corsi gestendo le iscrizioni e i pagamenti dei nuovi alunni.
“Abbiamo imparato a vivere con altre persone apprendendo l’importanza dell’adattamento in nuove situazioni ed ambientandoci in posti differenti con abitudini e costumi differenti da quelli della nostra casa. Siamo cresciute a livello personale, aumentando la nostra responsabilità sia in ambiente lavorativo che quotidiano.”
Skye e Shantan hanno svolto il tirocinio presso un hotel, occupandosi della gestione della sala colazioni, del bar, della reception e nell’ufficio.
“Da questa esperienza abbiamo imparato a gestirci da sole senza la guida dei genitori o dei professori. Le sveglie presto indicavano l’inizio di una giornata lavorativa in cui bisognava darsi da fare ed essere puntuali e precisi in tutte le mansioni. Saper gestire il tempo tra il lavoro e il divertimento è stato essenziale per la crescita personale. Inoltre, se quando siamo arrivate avevamo difficoltà con l’inglese, ora siamo consapevoli del nostro miglioramento linguistico.”
Giulia e Rina hanno lavorato presso un azienda informatica che si occupa di siti web, nello specifico hanno tradotto dall’inglese all’italiano un sito web per la clientela italiana.
“Oltre ad aver accresciuto il vocabolario inglese specifico del settore, abbiamo conosciuto un team di lavoro collaborativo ed unito che ci ha fatto apprendere quanto sia importante il lavoro di gruppo”.
Angelique e Sara hanno lavorato presso una galleria d’arte che si occupa di esibire quadri di vari artisti internazionali. Sono state impegnate nella ricerca di artisti e gallerie principalmente italiane in vista di possibili future collaborazioni.
“Come in tutte le cose abbiamo avuto alti e bassi, però siamo riuscite a sviluppare varie competenze: problem-solving, stress-management e autonomia.”
Conclusioni
Nonostante le difficoltà affrontate all’inizio, questa esperienza le ha unite. Sono riuscite a trovare un compromesso tra il loro essere e l’altro che le stava accanto. Ecco alcune testimonianze:
“Per me l’Erasmus è stata un’esperienza unica e la migliore cha abbia fatto in tutta la mia vita. Mi ha migliorato sotto molti punti di vista tra cui la responsabilità e la gestione dei soldi che avevo a disposizione. Ho migliorato il mio inglese e mi è servita per uscire dalla mia confort zone. Sono cambiata sotto alcuni aspetti del mio carattere: mi sono aperta di più e ho socializzato con nuove persone. In più Vienna è una città bellissima e sicura, l’ho amata particolarmente e ci verrei anche a vivere.” Giulia
“L’Erasmus mi ha fatto scoprire me stessa perchè una volta sola sono stata obbligata a contare su di me. Mi sento di essere cambiata rispetto a quando sono partita, nonostante sia stato solo un mese, perchè ho scoperto nuove cose che mi serviranno in futuro. É un esperienza che mi piacerebbe ripetere: amo viaggiare e scoprire differenti culture, modi di fare e lavorare che si discostano da quello che pensavo fosse l’unico giusto, per cui la consiglio a tutti. Ho capito che mi affascina spostarmi e viaggiare.” Sara
“La città mi ha stupito sia per la sua bellezza culturale e artistica, sia a livello di organizzazione in quanto ha un sistema di trasporti sempre funzionante a qualsiasi ora e in qualsiasi giorno. Questa esperienza mi ha insegnato a spostarmi e orientarmi in una grande città, oltre al fatto che mi sentivo sicura data la poca criminalità.” Skye
“Partire per l’Erasmus non è un viaggio standard, ma un viaggio dentro noi stessi che ci ha fatto crescere perchè ci ha spinto ad uscire dalla nostra zona di confort familiare. Durante questa avventura ci sono stati alti e bassi, nonostante ciò è stata un’esperienza unica e indimenticabile che ci piacerebbe ripetere. Questo viaggio ci ha insegnato a gestire la convivenza ed essere indipendenti.” Angelique e Rina
“Questa esperienza ci ha fatto crescere come persone e abbiamo conosciuto molta gente che in poco tempo è diventata importante. È un esperienza che rifaremmo e che consigliamo a tutti e speriamo che in futuro ci possa essere occasione.” Marta e Gaia
“Qui lascerò una parte di me più bambina per portare in Italia una parte indipendente e autonoma. Questa esperienza la consiglio a tutti dato che in poco tempo riesci a crescere a livello personale e lavorativo sviluppando competenze che serviranno in futuro.” Shantan
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