Magica Fuerteventura: il nostro Erasmus en la isla tranquila
La nostra esperienza è iniziata nel pieno della notte e immersa nel silenzio e nell’imbarazzo. Quando siamo partiti eravamo assonnati e intimoriti, non sapevamo ancora che cosa ci aspettasse dall’altra parte.
12 ragazzi provenienti da scuole e indirizzi diversi, ma tutti accomunati da quella sensazione di nervosismo ed eccitazione per l’avventura che stavamo per vivere.
Dopo 4 ore di volo che sono sembrate almeno 8, siamo atterrati a Puerto del Rosario, l’attuale capitale di Fuerteventura, dove un pulmino ci stava aspettando per raggiungere Corralejo, destinazione del nostro Erasmus.

Il primo weekend ci ha permesso, non solo di conoscere meglio Corralejo e le sue stupende spiaggie, ma anche di entrare in confidenza tra di noi, consolidando l’inizio di un bel gruppo di amici. Per non farci mancare nulla, già il secondo giorno abbiamo deciso di andare all’esplorazione di Lobos, un isolotto a nord di Fuerteventura con un acqua cristallina da sogno.

Lunedì ci ha riportato alla realtà e, in seguito al meeting iniziale, sono iniziati i colloqui e i tirocini con le nostre aziende. Alcuni di noi, hanno avuto la possibilità di conoscere e sperimentare il mondo della cucina, altri di lavorare nel marketing, altri ancora hanno curato le pagine dei social, creato video, podcast, pubblicato foto, ed alcuni sono entrati in contatto con la parte forse più elettrizzante di Fuerteventura…. barche e catamarani. In seguito ai primi giorni iniziali di dubbi ed insicurezze, si è presto creata una routine e la nostra paura si è presto trasformata in entusiasmo.

Ognuno di noi ha svolto un tirocinio presso aziende locali, scoprendo il mondo del lavoro in un contesto nuovo e stimolante, attraverso il quale abbiamo imparato a relazionarci con il mercato di lavoro straniero, ad essere più indipendenti ed autonomi, a superare la barriera linguistica e per alcuni di noi, la nostra timidezza.






Tra le esperienze più belle, ricorderemo sempre l’uscita con il catamarano, a fare snorkeling, tuffi e a nuotare nel bel mezzo dell’oceano, i tanti giri in centro alla ricerca dei migliori souvenir e le tante cene insieme per scoprire i piatti tipici del luogo, anche se finiamo quasi sempre per mangiare il solito Hamburger.

Non potevamo però non menzionare le diverse escursioni alla scoperta delle spiagge più belle di Fuerteventura. Da las Dunas, dove un paesaggio mozzafiato di sabbia dorata si estende per chilometri creando un ambiente quasi surreale, insieme al contrasto tra il blu del cielo e l’oro della sabbia, alla famosa Playa de Sotavento, con le sue acque turchesi dove le maree giocano con le lunghe distese di sabbia bianca, per poi passare alle grotte e la spiaggia di Ajuy, con la sua sabbia scura e le acque cristalline, esplorando l’entroterra caratterizzato da un paesaggio arido e affascinante, con colline ondulate, vulcani estinti e una vegetazione xerofita, le strade attraversano piccoli villaggi tradizionali, come Betancuria, un tempo capitale dell’isola. Qui, la natura selvaggia si manifesta in modo spettacolare: vasti campi di lava, sentieri escursionistici e panorami mozzafiato, come il picco di Tindaya. Le coltivazioni di aloe vera e i mulini a vento, simboli del passato agricolo dell’isola, punteggiano il paesaggio.

Inoltre, l’interno offre la possibilità di scoprire una cultura autentica, con mercati locali, feste tradizionali e una gastronomia che valorizza ingredienti freschi e piatti tipici.

Ma l’Erasmus non è stato solo divertimento e cultura. Per noi ha rappresentato anche un’importante opportunità di crescita personale e professionale.
La voglia di conoscere nuove realtà e di mettersi in gioco ci ha uniti e ci ha aiutati a vivere quest’esperienza con felicità e dinamismo.
Tornassimo indietro rifaremmo questa esperienza altre mille volte e anzi speriamo in futuro di poter tornare qui anche solo per una vacanza di qualche giorno, perché Fuerteventura ci è rimasta un po’ a tutti nel cuore.
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